IL CHIANTI CLASSICO
Il territorio, abitato sin dal tempo degli Etruschi, è da secoli vocato alla produzione di eccellenti vini e di olio da oliva. Il primo documento notarile, in cui il nome Chianti appare riferito al vino prodotto in questa zona, risale al 1398. La zona viticola del Chianti fu definita tale con un Decreto Ministeriale del 1932 e, da allora, i confini sono rimasti invariati. Il decreto definiva la zona di produzione del vino Chianti Classico come la “zona di origine più antica”, conferendole un attestato di primogenitura e riconoscendole, così, una peculiare unicità territoriale. Classico significa quindi “il primo”, “l’originale” per distinguerlo dal generico.
IL TERRITORIO E I VIGNETI
Le vigne, impiantate alla fine degli anni ’80, si trovano a un’altezza che varia da circa 190 a 300 metri sul livello del mare. Il terreno è mediamente argilloso con buona presenza di ciottoli di fiumi che donano ai vini una buona struttura. Inoltre, il suolo in questa zona del Chianti Classico è ricco di alberese, un calcare bianco compatto, e di galestro, una roccia lamellare e argillosa, che sono, rispettivamente, i principali responsabili della longevità e dell’eleganza dei vini.
I vitigni presenti in azienda permettono una vendemmia distribuita nella stagione partendo dallo Shyraz e dal Merlot, passando al Sangiovese e finendo con il Cabernet Sauvignon.
Il sistema di allevamento è sia a cordone che a Guyot, la densità di coltivazione è di 3.500 – 5.000 piante per ettaro a seconda della zona e del vitigno. Dal momento che la vigna impiega diversi anni per raggiungere la sua maturità qualitativa, cerchiamo di sostituire le singole piante – che per vari motivi cessano di produrre – senza dover ricorrere a sradicare interi vigneti.
Questo implica un notevole lavoro di identificazione delle piante, il loro estirpamento e la singola sostituzione come fanno i migliori vigneron francesi.
GIACOMO TACHIS E GLI INIZI
L’azienda attuale fu creata a metà degli anni ’90 con la collaborazione di Giacomo Tachis. La famiglia Carissimo, agricoltori da secoli sia in Campania sia in Puglia, dopo essersi trasferita in Toscana nel 1997, ha acquisito nel 2011 questa proprietà, che si trovava di fianco alla loro casa di residenza; una casa colonica con i muri in pietra e di origini antiche. Da subito ha voluto investire nell’azienda, per farle raggiungere gli obiettivi di qualità e filosofia aziendale, che si era prefissa.